Scoperta una facia di pietra su Marte che ricorda Benito Mussolini

Trovata su Marte una nuova faccia di pietra: il profilo di un maschio pelato e dalla mascella volitiva. Che assomiglia a Benito Mussolini.

C’è qualcosa di nuovo su Marte. Sul suolo del Pianeta Rosso, visibile da tutti attraverso Google Earth (nella sua versione marziana) sembra esserci una formazione geologica che ricorda una figura umana.
Ce l'ha segnalata Matteo Ianneo, un lettore di Cerignola (BA), che pazientemente ha osservato le immagini raccolte dalla sonda Mars Global Surveyor.

Le coordinate per ritrovare il piccolo monte sono:

Latitudine: 33° 12' 6.75" N
Longitudine 12° 56' 24.14" O

La formazione geologica (un avvallamento di circa 2 km di lunghezza) si trova nei pressi di Cydonia Mesae, la regione dove già nel 1976 la sonda Viking fotografò il primo e ben più celebre volto di Marte.
Circostanza per alcuni un po' sospetta: si tratta forse di un ester egg (uovo di pasqua) di Google? Dal motore di ricerca assicurano di no: a Focus confermano che le immagini di Nasa ed Esa non subiscono manipolazioni e, inoltre, non si tratta di un errore di allineamento delle immagini satellitari (in passato per via di un accostamento non perfettamente lineare di due immagini della superficie oceanica c'è stato chi ha pensato alle prove dell'esistenza di Atlantide).

faccia marziana

Un'immagine monocromatica che mostra più nel dettaglio la forma.
Anche in questo caso, dunque, si tratta di un caso di pareidolia (dal greco είδωλον, immagine, col prefisso παρά, simile), l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.

Facce dovunque. Ma perché vediamo ovunque visi e figure antropomorfe? Perché il volto umano è quella parte di realtà che vediamo più frequentemente durante la nostra vita e il cervello umano ha sviluppato la capacità di individuare gli elementi che formano un viso in tempi rapidissimi, abilità, secondo gli studiosi, evolutasi con l’uomo stesso. Lo sanno bene anche gli astronomi che per dare il soprannome a nebulose e costellazione hanno sempre trovato forme antropomorfe e zoomorfe.


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