Il batterio che ti fa verde

Per nascondersi ai suoi predatori, l’afide del pisello offre ospitalità al batterio Rickettsiella, che lo aiuta a mimetizzarsi. Lo ha scoperto un gruppo del Riken Advanced Science Institute (Wako, Giappone) che dalle pagine di Science fornisce una nuova spiegazione al cromatismo di questo piccolo insetto, anche noto come il pidocchio delle piante.

Una stessa popolazione di afide del pisello (Acyrthodiphon pisum) presenta individui dal corpo rosso e altri dal corpo verde. Non si tratta solo di una questione estetica, visto che la diversa colorazione influenza notevolmente la fitness, a seconda dei rischi che l'animale dovrà affrontare. Mentre, infatti, gli individui dal corpo rosso vengono facilmente riconosciuti dai coleotteri predatori, quelli verdi sono più frequentemente attaccati da vespe parassitoidi. In passato, alcuni studi avevano mostrato che il genoma di questo insetto contiene diversi geni coinvolti nella sintesi di carotenoidi (pigmenti organici di colore rosso) e che la presenza o l’assenza di uno di questi geni era responsabile della colorazione dell’afide. Ora i ricercatori giapponesi hanno messo in luce un altro fattore che ne determina il colore.

Studiando alcuni ceppi di afide verde, è stato osservato che, sebbene alcune ninfe (l’ultimo stadio dello sviluppo post-embrionale) nascessero rosse, crescendo viravano in verde. A questo punto, per comprendere se ci fosse un batterio alla base di tale cambiamento, i biologi hanno somministrato diversi antibiotici, osservando che solo eliminando le infezioni di Rickettsiella il corpo degli animali tornava rosso.

I ricercatori hanno inoltre osservato che il batterio simbionte non produce il pigmento verde, bensì stimola le afidi a produrne di più. Secondo gli autori, questa relazione endosimbiontica influenza sia le interazioni preda-predatore (proteggendo le afidi dai predatori che attaccano gli individui dal corpo rosso), sia quelle parassitarie: l’infezione di Rickettsiella è accompagnata, di solito, da altre co-infezioni che riducono il rischio di attacchi da parte delle vespe.

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