Localizzato nella costellazione del “Pittore”, nel cielo del sud, l’ammasso presenta uno spostamento verso il rosso (redshift) z=1.07, che lo colloca appunto ad una distanza di sette miliardi di anni luce; questo vuol dire che lo vediamo come in realtà appariva sette miliardi di anni fa, quando l’uiniverso era vecchio poco più della metà di adesso, e il nostro Sistema Solare, tra l’altro, non esisteva nemmeno.
Una immagine in infrarosso e ottico, in falsi colori, dell'ammasso di galassie "gigantesco". Le galassie "vecchie" sono in giallo, quelle "giovani" in azzurro.
Anche a questa giovane età, l’ammasso era grande almeno quanto l’ammasso della Chioma. Da allora, si ritiene che sia cresciuto addirittura quattro volte la sua grandezza. Se per qualche “incantesimo” lo potessimo vedere addirittura come appare ora, sarebbe senza dubbio uno dei più grandi ammassi di galassie nell’intero Universo.
Come sottolineano gli scienziati, l’ammasso risulta pieno di “vecchie” galassie, il che porta a pensare che si sia formato molto presto nella storia dell’Universo, probabilmente entro i suoi primi due miliardi di anni di vita.
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