E se un asteroide colpisse la Terra? Ecco le prime soluzioni

Dopo l'ultima visitina fatta da un asteroide al nostro pianeta, proprio qualche giorno fa, la Nasa ha riferito di aver fotografato grazie al telescopio Hubble una strana collisione tra altre due rocce spaziali e, stando ai primi commenti degli esperti: si è parlato di mistero.

Dallo scontro tra i due asteroidi, "avrebbe dovuto formarsi una coda simile a quella delle comete", avevano infatti suggerito gli scienziati, quando sotto la lente del potentissimo telescopio spaziale era emersa un'anomala scia a tre punte, che aveva provocato un'energia "simile a quella di una bomba atomica".
Ecco perchè al momento sono già passate al vaglio dell'agenzia spaziale statunitense alcune soluzioni ad eventuali pericoli in cui potrebbe incombere la Terra. Gli astrofisici hanno puntualizzato che, "volendo essere ottimisti", se qualche frammento fosse attratto "all'interno del nostro campo gravitazionale potremmo correre qualche pericolo".

Allora dalle menti dei cervelloni Usa esce fuori già la prima risposta, firmata Rusty Schweickart, astronauta dell'Apollo 9, il quale ha proposto la realizzazione di "un sistema simile ad un deflettore, che all'occorrenza potrebbe deviare la direzione del frammento di roccia".

L'idea di Schweickart consiste nella creazione di un complesso dispositivo in grado di attirare al momento opportuno la roccia, e spingendola in un secondo momento verso un'orbita differente attraverso un deflettore.

Chiaramente, prima di elaborare qualunque soluzione sarà necessario verificare sul campo. Secondo lo studioso, la Nasa "dovrebbe testare il tutto per confermarne il corretto funzionamento del progetto. In ogni caso dall'avvistamento delle rocce 'vaganti' ci sarebbero circa 15 anni di tempo prima di avviare le missioni. Abbiamo bisogno di conoscere bene cosa si trova là fuori".


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