La vera origine delle fiabe: le scene più cruente e macreabe eliminate nelle versioni moderne

Le fiabe che siamo abituati a vedere al cinema o a leggere nelle loro versioni moderne hanno lieto fine e scene rassicuranti. Spesso però le versioni originali sono molto diverse: la morale viene raccontata senza esclusione di scene cruente. Per adattarle ai bambini di oggi tutte queste scene sono state eliminate.

Ecco alcuni esempi della differenza tra la versione originale e quella rivisitata.

IL PIFFERAIO MAGICO - Il pifferaio magico entra in una città e riesce a liberarla da tutti i topi con l’aiuto della sua musica. Quando però gli abitanti si rifiutano di pagarlo minaccia di fare sparire tutti i bambini. Nella versione moderna li nasconde in una grotta, ma in quella originale li fa annegare.

CAPPUCCETTO ROSSO - Nella fiaba originale Cappuccetto rosso è mangiato dal lupo e il tagliaboschi non riesce a salvarla.

LA SIRENETTA - Nel cartone animato Ariel si trasforma in una persona umana e sposa Eric, mentre nella fiaba originale il Principe si sposa con una bella principessa e la Sirenetta muore.

BIANCANEVE - Nella versione moderna la Regina chiede il cuore di Biancaneve, in quella originale i suoi polmoni e il suo fegato per mangiarseli a cena.

LA BELLA E LA BESTIA – Nella versione originale la Bella è violentata dal re, dà alla luce due bambini e cade in coma per non risvegliarsi più.

TREMOTINO - Lo gnomo Tremotino impazzisce e strappa una gamba dal corpo della ragazza protagonista della fiaba.

RICCIOLI D'ORO E I TRE ORSI - Invece di riuscire a sfuggire ai tre orsi, Goldilocks (Riccioli d'Oro) è catturata e divorata.

HANSEL E GRETEL - Invece di una strega la versione originale rappresenta un diavolo che vuole mangiare i due bambini, dopo averli fatti morire dissanguati.

LA RAGAZZA SENZA MANI - Nella versione rivisitata la ragazza rinuncia alle sue mani per salvare la vita del padre. Mentre nella fiaba originale, lo scopo della fanciulla era salvarsi da un amore incestuoso.

CENERENTOLA - Le due sorellastre sono punite dal Principe che ordina ad alcuni piccioni di cavare loro gli occhi con il becco.

INCONSCIO COLLETTIVO - Ma qual è l’origine delle fiabe in cui sono stati inseriti particolari così scabrosi? Come spiega al Sussidiario lo psicoanalista Claudio Risè, «le fiabe presentano materiali e situazioni della psiche inconscia collettiva», senza escludere «anche gli aspetti dolorosi e conturbanti della vita. Ed è proprio su questa loro completezza e autenticità che si basa il loro carattere educativo».

L’ELEMENTO DEL MISTERO - Per lo scrittore Luca Doninelli, «a partire da Walt Disney le fiabe sono state private del loro elemento essenziale: il mistero. Ma il vero problema in realtà non è tanto il fatto che i finali delle favole oggi vengano storpiati, quanto quello che i genitori non sanno più raccontare le storie».


1 commenti:

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