La scoperta è frutto di uno studio condotto sui girini della rana africana (Xenopus laevis), che possiedono la capacità di rigenerare le proprie code. Dopo aver amputato le code di alcuni girini, i ricercatori hanno utilizzato un cocktail di farmaci per manipolare i canali che controllano il passaggio del sodio attraverso le membrane delle cellule nervose e muscolari. In questo modo hanno incrementato il flusso del sodio all’interno delle cellule danneggiate, scoprendo che la corrente elettrica generata dal passaggio degli ioni innescava la rigenerazione dei tessuti. Anche a distanza di 18 ore dalla ferita. Considerando che in questa specie la capacità di ricostruire i tessuti danneggiati diminuisce con l’età, i ricercatori sono rimasti sorpresi nello scoprire che grazie al sodio anche i girini più “anziani” riuscivano a rigenerare le proprie code in appena un’ora.
I ricercatori sperano di poter usare questa informazione nel trattamento delle lesioni muscolari e del midollo spinale anche negli esseri umani, che con le rane condividono alcuni processi di rigenerazione tissutale.
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