Prossima missione: scoprire il mistero dell'energia oscura

Andare alla ricerca dei profondi segreti dell’Universo e dell’annosa questione dell’origine dell'energia oscura. È questa la sfida lanciata da alcuni astronomi cimentati ad ingegnare sempre più sofisticate tecniche per catturare perfino i più deboli ed elusivi segnali che lo spazio suggerisce loro.

Ma sull'espansione dell’universo ancora nessuna risposta soddisfacente, anche se sono stati numerosi i tentativi compiuti attraverso l'uso di nuove tecnologie per svelare i misteri del cosmo.

Al momento, però, una delle teorie più accreditate sostiene che l’universo ‘parli’, ossia le onde sonore, provenienti dagli angoli più remoti dello spazio, lascerebbero il segno del loro passaggio. E proprio grazie alla misurazione in larga scala delle strutture lasciate da queste onde sarebbe possibile una precisa valutazione quantitativa dei parametri dell’energia oscura.

Esperti come Tzu-Ching Chang, Jeffrey Peterson, Ue-Li pen e Kevin Bandura si sono serviti del Green Bank Telescope, situato in West Virginia, per provare a ‘mappare’ l’universo localizzando le strutture di gas idrogeno, essendo questo l’elemento più comune all’interno delle galassie. Gli atomi di idrogeno sono caratterizzati da un ‘colore’ caratteristico facilmente rilevabile dagli strumenti radio.

Tuttavia, sebbene questo progetto finora abbia portato a dei risultati entusiasmanti, le difficoltà non hanno tardato a presentarsi. Infatti, secondo quanto si apprende, gli studiosi sarebbero già all'opera per eliminare le interferenze radio prodotte dall’uomo e isolare le fonti di esclusiva provenienza spaziale. Solo in questo modo sarà possibile comprendere quello che davvero l’universo ha da dirci!

tratto da: http://www.nextme.it/

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