M87 e l’attività del suo buco nero supermassiccio

Questa immagine mostra l’eruzione di un “super-vulcano” galattico, come è stato definito, nella galassia M87 e ripresa dal Chandra X-Ray Observatory della NASA e dal Very Large Array (VLA) in New Mexico dell’NSF. Ad una distanza di circa 50 milioni di anni luce, M87 ha al suo centro un buco nero massiccio molto grande che sta impedendo la formazione di centinaia di milioni di nuove stelle. La galassia è relativamente vicina alla Terra e si viene a trovare nel centro dell’Ammasso della Vergine che contiene migliaia di galassie.

L’ammasso che circonda M87 è ricco di gas caldi che emettono in X (mostrato in blu) e che sono stati rilevati da Chandra. Man mano che il gas si raffredda viene a “cadere” verso il centro della galassia dove continua a raffreddarsi rapidamente e porterebbe alla formazione di nuove stelle.

Tuttavia, osservazioni radio con il VLA (in rosso nell’immagine) suggeriscono che il processo viene interrotto dai getti di particelle di alta energia prodotti dal buco nero massiccio al centro di M87 che sollevano i gas in avvicinamento al centro della galassia allontanandoli da essa. Questi getti allontanano il gas relativamente freddo dal centro della galassia producendo delle one d’urto nell’atmosfera della galassia proprio a causa della loro velocità supersonica. Le onde d’urto prodotte da questa interazione tra il gas e l’ambiente sono molto simili a quelle prodotte dal vulcano Eyjafjallajokull in Islanda nell’aprile di quest’anno. Col vulcano Eyjafjallajokull sacche di gas caldo sono penetrate attraverso la superficie della lava, generando delle onde d’urto osservate passare attraverso il fumo grigio del vulcano. Questo gas caldo poi sale nell’atmosfera, trascinando con sè la cenere scura.

Questo risultato mostra come un buco nero supermassiccio influenzino enormemente l’evoluzione delle galassie in cui si sono formati. La notizia è stata diffusa da un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford e pubblicata sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

tratto da: http://www.gruppolocale.it/

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