Il pavé che ripulisce l'aria

Un pavé contro l'inquinamento. Sarebbe questa la nuova strategia per ripulire l’aria nelle città. I prossimi manti stradali potrebbero infatti essere costruiti con lastre speciali che, sotto l'azione della luce solare, riducono la presenza in atmosfera di alcune sostanze inquinanti come gli ossidi di azoto. L'invenzione è dell'azienda tedesca Franz Carl Nüdling Betonelemente che ha sviluppato le lastre “Air Clean” in collaborazione con i ricercatori del Fraunhofer Institute for Molecular Biology and Applied Ecology di Schmallenberg, guidati da Monika Herrchen .

Gli ossidi dell'azoto, rilasciati soprattutto dai veicoli, sono tra gli inquinanti più nocivi perché reagiscono con altre molecole presenti in atmosfera, come ossigeno e idrocarburi incomposti, e producono composti chimici dannosi (per esempio l’ozono); essendo idrosolubili, portano poi alle piogge acide (contenenti acido nitrico e nitroso). Per avere un’idea del problema, si pensi che in Germania, nel corso del 2009, i livelli di ossidi dell'azoto registrati nelle maggiori città tedesche hanno superato i limiti permessi nel 55 per cento.

La soluzione proposta da F. C. Nüdling Betonelemente consiste in lastre di cemento ricoperte di nanoparticelle di biossido di titanio (TiO2), un fotocalizzatore che si serve della luce solare per accelerare alcune reazioni chimiche che avvengono naturalmente. In questo caso, le nanoparticelle velocizzano la reazione che converte gli ossidi di azoto in nitrati meno nocivi. Questa reazione è tanto più rapida quanto maggiore è la disponibilità di luce solare. I test iniziali sul funzionamento, condotti ad una altezza di circa tre metri dalle lastre e in condizioni variabili di luce e ventilazioni, hanno mostrato che le concentrazioni di ossidi di azoto possono essere ridotte dal 20 al 30 per cento in media, con punte del 70 per cento in assenza di vento. Inoltre, come spiegano i ricercatori, questo tipo di pavimentazione è molto resistente e non perde la sua efficacia nel lungo periodo. Le lastre saranno ora sperimentate su una strada della città tedesca.

tratto da: http://www.galileonet.it/

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