Accelerare l'evoluzione? Si può fare

George Church è l'ideatore di un metodo in grado di osservare i meccanismi dell'evoluzione nello spazio di pochi giorni. Se i processi evolutivi si verificano generalmente nell'arco di millenni, la nuova tecnica consente di vedere, su larga scala ed in tempi estremamente ridotti, l'effetto di modifiche al patrimonio genetico dei batteri.
Church ed il suo team della Harvard Medical School di Boston hanno inventato una macchina in grado di causare mutazioni multiple nel DNA dei batteri. Se la tecnologia di alterazione genetica è già ben consolidata in una pratica che dura da decenni, fino ad ora mancava un sistema per inserire modifiche su larga scala al patrimonio genetico di un essere vivente.

Vantaggi di questa tecnologia? Potrebbe rendere molto più veloce la ricerca di organismi geneticamente modificati allo scopo di ottimizzare la produzione di sostanze chimiche, energia e medicinali. "questo modificherà il modo che abbiamo di concepire la manipolazione biologica" sostiene Harris Wang, membro del team.
La tecnologia è nota come MAGE (multiplex automated genetic engineering), e può indurre fino a 50 differenti alterazioni genetiche quasi simultaneamente in una popolazione di batteri, creando miliardi di mutazioni cellulari nel giro di qualche giorno. A quel punto, è possibile identificare le mutazioni utili e focalizzarsi su quelle.

Utilizzando questa tecnologia, Church ha modificato il batterio Escherichia coli per produrre licopene, un pigmento presente nei pomodori in grado di combattere alcune forme di cancro. Alcuni dei batteri alterati con questo metodo sono in grado di produrre una quantità di licopene cinque volte superiore a quelli geneticamente modificati secondo tecniche tradizionali.

Uno dei punti forti di questa tecnologia è che richiede un investimento iniziale relativamente ridotto (circa 90.000 dollari) e pochi fondi per la ricerca. Il team ha infatti speso circa 1000 dollari di materiali e tre giorni di tempo per modificare il batterio E. coli e ottenere il risultato sopra riportato.

Molte aziende sembrano interessate: DuPont, Life Technologies Corp, Koninklijke DSM NV e Amyris Biotechnologies Inc. sono solo alcune delle produttrici di biocarburanti, medicinali e sostanze chimiche interessate a dotarsi della nuova tecnologia.

tratto da: http://www.ditadifulmine.com/

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