Se la Terra non ruotasse...

Lo scenario qui proposto è estremamente improbabile, ma decisamente affascinante: cosa accadrebbe se la Terra si fermasse nel suo moto di rotazione?


Il moto di rotazione di un pianeta è il movimento rotatorio che un corpo come la Terra compie attorno al proprio asse. In realtà, la Terra sta lentamente rallentando il suo moto di rotazione: un giorno terrestre aumenta di lunghezza di 15-25 milionesimi di secondo ogni anno.

Grazie al software ArcGIS, che consente di creare mappe dettagliate attraverso la simulazione di modelli geografici, è stato possibile creare un'analisi che visualizza i risultati di una simulazione che vede la Terra fermarsi nel suo moto di rotazione, ad un ritmo decisamente più veloce dei 15-25 milionesimi di secondo annuali.

Questa è la Terra che conosciamo. La geometria degli oceani e delle terre emerse è frutto di un complesso equilibrio tra la gravità terrestre, che spinge l'acqua verso il centro di massa terrestre, e la forza centrifuga, che viene dalla rotazione del pianeta attorno al proprio asse.

Dopo qualche miliardo di anni di rotazione, la Terra ha assunto la forma di un ellissoide, una sfera leggermente "schiacciata". Di conseguenza, la distanza dal centro di massa della Terra raggiunge il suo massimo attorno all'equatore, ed il suo minimo nei circoli polari. La differenza di distanza dal centro di massa tra i poli e l'equatore è di circa 21,4 chilometri.

Cosa accadrebbe quindi se la Terra rallentasse la sua rotazione e si fermasse del tutto, rendendo nulla la forza centrifuga che contribuisce a dare al pianeta la geografia che conosciamo?

Se la Terra continuasse ad orbitare attorno al sole, e rimanesse ferma con la stessa inclinazione dell'asse terrestre che abbiamo oggi, l'anno durerebbe ancora 365 giorni (tradizionali), ma un singolo giorno sarebbe lungo circa un anno.

La scomparsa progressiva della forza centrifuga causerebbe un cambiamento climatico catastrofico, ed aggiustamenti geologici di proporzioni ciclopiche.

La gravità terrestre sarebbe l'unica forza in grado di controllare la diffusione degli oceani. L'effetto gravitazionale di corpi celesti come la luna ed i sole si fa sentire sulla Terra, ma non è tale da poter plasmare il nostro mondo come farebbe l'interruzione della rotazione terrestre.

L'acqua dell'equatore, che forma un rigonfiamento di circa 8 km, migrerebbe dove la gravità ha maggior forza. Gli oceani si sposterebbero nei pressi dei poli, facendo emergere la terra all'equatore. Questo darebbe luogo ad un enorme continente equatoriale, e due vasti oceani polari.

I primi cambiamenti si vedrebbero nell'emisfero nord, dove le acque aggredirebbero le vaste pianure siberiane e della parte settentrionale del Canada.

Poco prima dello stop totale della rotazione, la Terra assumerebbe il suo nuovo aspetto, con successivi cambiamenti relativamente piccoli.
Oggi tutti gli oceani sono connessi, il che crea una sorta di oceano globale con un livello delle acque condiviso. Ma con l'interruzione della rotazione terrestre, le acque equatoriali si ridurrebbero in profondità, dato che parte della massa marina si sposterebbe verso i poli.

L'oceano globale persisterà fino al momento in cui la rotazione sull'asse terrestre non sarà rallentata al punto tale da iniziare a far emergere nuove terre, creando una separazione in due oceani.

I poli hanno bacini con una capacità inferiore a quelli equatoriali, cosa che causerà inondazioni ad alte latitudini nell'emisfero nord. Nell'emisfero sud invece, l'Antartide dispone di bacini con capacità più ampie di quelli settentrionali, il che genererà un oceano con livelli delle acque più bassi. La differenza tra i due oceani sarebbe di circa 1.400 metri.

tratto da: http://www.ditadifulmine.com/

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