Previsioni del tempo spaziale più precise e tempestive?

Previsioni del tempo spaziale più precise e tempestive? L'astrofisica può aiutarci, fornendo una visione completa e in continua evoluzione della magnetosfera, ossia della regione di spazio che circonda un corpo celeste entro cui si esercita il campo magnetico. L'idea è stata elaborata dal Nasa Goddard Space Flight Center di Greenbelt.


La misurazione delle emissioni di raggi X molli potrebbe consentire agli scienziati di costruire un quadro in tempo reale di ciò che accade al campo magnetico di un pianeta, appunto la magnetosfera, che protegge il nostro pianeta dalle tempeste solari.

Vantaggi. Il primo vantaggio sarebbe sicuramente quello di incrementare e migliorare le previsioni del tempo nello spazio, ma potrebbe anche risolvere controversie scientifiche, come ad esempio quelle riguardanti la riconnessione magnetica, che avviene quando aggrovigliati di linee di campo magnetico si fondono e rilasciano energia sotto forma di calore e di energia cinetica.
Cosa avviene. Le particelle cariche del vento solare sprigionano i cosiddetti raggi X molli quando si scontrano con il campo magnetico che avvolge la Terra. Tali raggi hanno lunghezze d'onda e frequenze più basse rispetto ai loro cugini, i raggi X 'duri'. Un uso corretto dei raggi X molli sembrava impensabile fino a qualche decennio fa, quando si credeva che solo oggetti molto caldi, come resti di supernova o stelle producevano raggi X.

Tale tesi è stata rivoluzionata quando il Satellite Roentgen ha rilevato emissioni di raggi X provenienti dalla cometa Hyakutake nel 1990. Gli scienziati hanno trovato che il carbonio ionizzato, l'ossigeno e atomi di idrogeno del vento solare hanno finito per scontrarsi con atomi neutri vicino alla cometa, sottraendo un elettrone agli atomi.

Questo ha reso gli ioni supereccitati per un breve periodo. Successivamente, si sono rilassati e hanno emesso l'energia sottoforma di raggi X molli. "Questo stesso fenomeno avviene anche quando il vento solare si scontra con la magnetosfera terrestre", ha spiegato Michael Collier, un astrofisico del Nasa Goddard Space Flight Center, sulla base di alcune osservazioni formulate dall'Esa.
Che fare. Secondo gli studiosi, avendo l'imager a raggi X al posto giusto, si potrebbero ottenere visualizzazioni in tempo reale dei cambiamenti nella magnetosfera per tutto il giorno. Presto l'Universo attorno a noi, potrebbe non avere più segreti.

tratto da: http://www.nextme.it/

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