Le sonde Voyager: 33 anni di passeggiate spaziali

Treantatre anni nello spazio. È la durata della missione Voyager 1 che, a oggi, conta 12.000 giorni tra pianeti e stelle. E allo stesso modo, anche il progetto Voyager 2 ha raggiunto 12.000 giorni proprio il 28 giugno di quest’anno. Entrambe le sonde spaziali sono gli oggetti creati dall’uomo più lontani nell’Universo.


Ma vediamo come tutto è iniziato. Voyager 1 ha lasciato il pianeta Terra il 5 settembre 1977. Nel momento in cui si scrive, ha percorso 14 miliardi di miglia. Solo nel marzo del 1979 ha sfiorato Giove, giungendo a quasi 217.000 miglia dalla superficie del pianeta regalando a quanti la seguivano osservazioni dettagliate sulle lune del gigante gassoso.

Ma anche Saturno è stato ripreso dal suo obiettivo. Nel novembre 1980, infatti, la sonda ha catturato le immagini note come 'Pale Blue Spot', grazie alle quali si sono potute acquisire nuove e interessanti informazioni riguardo alla sua atmosfera ed ai suoi anelli, nonché su Titano, la sua Luna gigante.

Nel suo viaggio di ritorno verso il sistema solare, l’astronomo Carl Sagan propose di orientare il suo obiettivo verso la Terra. Il nostro pianeta appare come un piccolo puntino sospeso nell’immensità dello spazio.

La sonda gemella Voyager 2, invece, ha il merito di aver osservato Urano e Nettuno, oltre a Giove e Saturno. Nei primi anni del 2005, Voyager 1 è giunta ad una distanza dal Sole pari a circa 94 volte di quanto non lo sia la Terra. Nei successivi 5 anni, la sonda è entrata nello spazio interstellare per scrutare i confini del sistema solare, incluso la Kuiper Belt. Questo viaggio la porterà lontano dal nostro pianeta almeno fino al 2020.

tratto da: http://www.nextme.it/

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