La musica classica, spiegano infatti gli scienziati, smuove parti primitive e autonome del cervello che continuano a funzionare anche nei pazienti in stato vegetativo. Gli esperti hanno lasciato ascoltare a 16 soggetti sani e a 9 pazienti in stato vegetativo brani di Tchaikovsky e di Boccherini all'intero campione e visto che mentre la musica del primo (giudicata negativamente dai partecipanti sani) accelera il battito cardiaco, quella di Boccherini (apprezzata dai soggetti sani) lo rallenta, quasi lo rilassasse.
''La musica - conclude Riganello - probabilmente smuove i centri limbici (quelli legati alle emozioni) del cervello, che sono anche legati al funzionamento di organi come cuore e polmone e sono al di sotto del livello di coscienza, per cui funzionano anche quando una persona e' in coma''.
tratto da: http://www.ansa.it/
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