La scienza scopre che il cuore dei pazienti in coma "sente" la musica classica.

Il ritmo cardiaco dei pazienti in stato vegetativo reagisce all'ascolto della musica classica e rallenta o accelera seguendo quello delle note. Lo dimostra uno studio di Francesco Riganello dell'Istituto Santa Anna di Crotone pubblicato sulla rivista Clinical Neurophysiology , precisando pero' che la reazione avviene al di sotto del livello di coscienza.
La musica classica, spiegano infatti gli scienziati, smuove parti primitive e autonome del cervello che continuano a funzionare anche nei pazienti in stato vegetativo. Gli esperti hanno lasciato ascoltare a 16 soggetti sani e a 9 pazienti in stato vegetativo brani di Tchaikovsky e di Boccherini all'intero campione e visto che mentre la musica del primo (giudicata negativamente dai partecipanti sani) accelera il battito cardiaco, quella di Boccherini (apprezzata dai soggetti sani) lo rallenta, quasi lo rilassasse.

''La musica - conclude Riganello - probabilmente smuove i centri limbici (quelli legati alle emozioni) del cervello, che sono anche legati al funzionamento di organi come cuore e polmone e sono al di sotto del livello di coscienza, per cui funzionano anche quando una persona e' in coma''.
 
tratto da: http://www.ansa.it/

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