Il telescopio Spitzer osserva una stella allo 'stato embrionale'

Anche le stelle nascono e, se vogliamo, hanno il loro 'stato embrionale', come hanno potuto osservare alcuni ricercatori dell’Università di Yale, del Centro di Astrofisica di Harvard-Smithsonian e del Max Planck Institute for Astronomy, in Germania. Sotto la lente dunque, le dinamiche di una stella in formazione, riportate in uno studio pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal.

Sebbene non del tutto formata, la 'neo-stella' appare essere nei primi stadi di sviluppo ed ha iniziato ad attirare verso di sé le polveri e i gas circostanti che parteciperanno alla sua crescita.
 L'analisi è stata possibile grazie all’utilizzo del Submillimeter Array, situato alle Hawaii, e al telescopio Spitzer Space. Battezzata L1448-IRS2E, la stella è collocata nella costellazione di Perseo, distante circa 800 anni luce dalla nostra Via Lattea.

Secondo gli astronomi, L1448-IRS2E si troverebbe quindi tra la fase prestellare e la fase protostellare: ossia il momento in cui una densa nube di molecole si unisce e la gravità comprime abbastanza materiale da formare un denso nucleo.

“E’ molto difficile identificare gli oggetti in questa fase della formazione delle stelle, poiché la loro vita è veramente ancora troppo breve ed emettono pochissima luce”, spiega Xuepeng Chen, autore dello studio. Tuttavia, pare che L1448-IRS2E non sia abbastanza luminosa: solo un decimo del Sole, e il team di studiosi avverte che "si potrebbe non trattare di una vera protostella".

Intanto le speranze ricadono sul nuovo telescopio spaziale Herchel, lanciato lo scorso maggio, per monitorare questi oggetti nelle prime fasi della loro formazione, in modo da poter capire meglio il processo dello sviluppo stellare.

“Le stelle sono definite dalla loro massa, ma al momento non ci è possibile definire a quale stadio della loro formazione le stelle raggiungono il massimo della loro massa”, afferma Héctor Arce, assistente professore di astronomia a Yale. “Il nostro lavoro è finalizzato ad avere tale risposta”.

Tratto da: http://www.nextme.it/

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