Missione Shuttle STS-129: allarme a bordo!


Tutto bene durante il quarto giorno della missione dello Space Shuttle STS-129, ormeggiato alla Stazione Spaziale Internazionale, se si esclude un allarme che ha risvegliato di soprassalto gli equipaggi alle 2:36 CET del 20 novembre scorso.

Probabilmente un sensore di pressione si è guastato rilevando una rapida depressurizzazione del modulo europeo Columbus. Tutti i sistemi di emergenza sono entrati in funzione e l’equipaggio è immediatamente intervenuto. Chiusura portelli stagni, blocco dei sistemi di ricircolo dell’aria e delle pompe di circolazione di tutti i fluidi.
All’equipaggio è comunque apparso immediatamente chiaro che la pressione all’interno della stazione era stabile e che doveva essere un falso allarme, ma a scanso di equivoci, da tutti e tre i centri di controllo, Houston, Russia ed Europa, sono state seguite le procedure standard d’emergenza.
A questo allarme è immediatamente seguito quello di ‘fuoco a bordo’, ma è stato una conseguenza del blocco dei sistemi di ventilazione.
Fatto sta che l’equipaggio, dopo le verifiche del caso e la riattivazione di tutti i sistemi, è potuto ritornare a dormire.
La EVA-1 eseguita da Michael Foreman e Robert Satcher si è svolta secondo il programma ed è durata 6 ore e 37 minuti.
Anche la verifica dello scudo termico di Atlantis è stata portata a termine a tempo di record ed ha certificato la navetta OK per il rientro: nessun detrito ha toccato il rivestimento dello Shuttle durante l’ascesa.

tratto da: http://www.coelum.com/index.php?goto=news&nva=2009&nvm=11&id=613

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