La teoria dell’H1N1 alieno


Ne avevamo già parlato. Nel 2007 un agricoltore messicano trova una strana creatura nello scantinato. Dopo due anni il giornale scandalistico tedesco “BILD am Sonntag” ricostruisce i fatti e propone una inquietante ipotesi: sono gli alieni gli “untori” dell’H1N1, la famigerata influenza suina?
Cui prodest? A chi giova? Da questa domanda inizia tutto. Con la risposta si può arrivare al vero colpevole in un’indagine di polizia. Oppure emergono i veri moventi di alcune manovre legislative.
Ma la dietrologia è una pratica scientifica accettabile? Procedendo per supposizioni non univoche si costruiscono castelli inespugnabili. Perché ogni teoria del complotto ha la capacità di riadattarsi a nuove critiche, restando sempre in piedi. Ogni vera teoria scientifica, invece, cade quando cadono i suoi presupposti.

Durante quest’anno, per alcuni mesi, l’attenzione dei teorici del complotto è stata tutta sul virus dell’H1N1, la cosiddetta influenza suina. C’è chi ha detto che non esisterebbe alcun pericolo, essendo solo una manovra delle case farmaceutiche per vendere nuovi vaccini. C’è chi ha asserito con assoluta certezza che il virus sarebbe stato creato in laboratorio, e per qualche misteriosa ragione sarebbe entrato in contatto con la popolazione Messicana.

Poi è venuto settembre, il mese delle creature aliene. È cresciuta la voglia di altro: di intelligenze superiori, di qualcuno che possa dare una svolta a questa vita. E così sono sbucate nuove creature misteriose ritrovate morte qui e lì. Ma sono anche ritornati vecchi mostri con nuovi elementi. Sul nostro giornale avete letto tutte le loro storie, senza veli.

Poi, a fine settembre, si è raggiunto il climax: l’H1N1 potrebbe essere stato portato da una specie aliena che vive tra di noi. Sì, il giornale tedesco BILD am Sonntag ha avanzato questa inquietante ipotesi.

Il prologo
Nel maggio 2007, in Messico, un agricoltore trova in una tagliola per ratti una piccola creatura a metà strada tra un ominide ed un rettile. I cacciatori di UFO messicani si mettono sulle tracce biologiche del misterioso essere. Nessun risultato: i laboratori specializzati non trovano alcun DNA conosciuto.

Contemporaneamente, ed in maniera misteriosa, un vecchio ceppo di influenza muta e attacca l’uomo in Messico. Si grida alla pandemia. Milioni di dosi di vaccino vengono preparati e distribuiti senza test. L’esercito americano viene allertato per contenere eventuali effetti catastrofici sulla società civile.

La ricostruzione
Per i teorici del complotto l’evidenza è chiara: la storia dell’influenza è stata costruita a tavolino. Bisognava avere una scusa per immunizzare l’umanità da un virus portato dai nostri visitatori alieni. Presto arriveranno in massa e gli uomini si dovranno difendere dalle loro malattie. Sopravvivere con il vaccino, o perire di influenza come gli indios centroamericani all’arrivo degli europei.

H.G.Wells, nel suo La Guerra dei Mondi, aveva immaginato che specie provenienti da pianeti differenti potessero non essere immunizzate da batteri alieni. Solo che nel suo romanzo pensò di sterminare i marziani invasori con i batteri terrestri, e non gli uomini con i virus alieni. Noi saremmo invece destinati a questo nuovo scenario.

Conoscere la scienza può essere un esperienza molto deprimente. Capire come funzionano la natura, la fisica e la matematica è stancante e toglie fantasia. Le teorie sono tristi, e non danno spazio a idee giovani e vivaci.

Meglio immaginare complotti di governi, scienziati e religiosi. La speranza di qualcosa che sconvolga la nostra esistenza è un magnifico rimedio alla depressione. Quella che prolifera nelle nostre ingabbiate vite moderne. (Dario Gomeno)

tratto da: http://www.gialli.it/

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