Arriva JKCS041 - Il più lontano ammasso di galassie mai scoperto dall'uomo.


Penso che davvero una dei campi di ricerca più interessanti di questi anni sia l'esplorazione dello spazio profondo, cioè l'esplorazione degli estremi confini del cosmo, che gli astronomi stanno portando avanti grazie all'uso di strumenti sempre più sofisticati. Siamo ancora lontani dall'obiettivo ultimo che è conoscere la mappa dell'intero nostro universo, ma è davvero una ricerca quanto mai affascinante.


E arriva ora la notizia che è stato appena scoperto il piu' lontano ammasso di galassie mai osservato: si trova a oltre 10 miliardi di anni luce dalla Terra. La scoperta e' in corso di pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics e l'ammasso di galassie, chiamato JKCS041, ha battuto d almeno un miliardo di anni luce il record precedente.

La scoperta si deve al gruppo internazionale guidato dall'italiano Stefano Andreon, dell'osservatorio di Brera dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), che ha utilizzato il telescopio a infrarossi United Kingdom Infrared Telescope. La conferma definitiva e' arrivata da osservazioni fatte successivamente con il telescopio spaziale Chandra della Nasa.

L'ammasso appena scoperto si trova a circa 10,2 miliardi di anni luce dalla Terra. E' un gigantesco agglomerato di galassie, gas e materia oscura, tenuti insieme dalla forza di gravita'. Oggetti come questo, secondo i ricercatori, sono fra i piu' massicci cosmici e si ritiene che la loro aggregazione abbia richiesto un lungo periodo di tempo dall'istante del Big Bang dal quale e' nato l'universo.

L'ammasso JKCS041 si e' formato quando l'universo era ancora molto giovane e aveva appena un quarto della sua eta' attuale."Essere riusciti a individuare un oggetto cosi' distante - commenta Andreon - ci da' la conferma che i nostri metodi funzionano. Ed e' un importante incentivo per le future missioni dedicate alla ricerca di ammassi remoti di galassie". Secondo Andreon, che ha condotto la ricerca con Ben Maughan (universita' di Bristol), Ginevra Trinchieri (osservatorio Inaf di Brera) e Jaron Kurk (Istituto Max Planck), "la semplice esistenza di JKCS041 e' la piu' chiara dimostrazione del fatto che ancora non abbiamo raggiunto i confini dell'universo conoscibile".

Grazie a questa scoperta, aggiunge, "siamo venuti in possesso di un'informazione cruciale per studiare gli ammassi primordiali: sappiamo dove puntare i telescopi". Il nuovo ammasso "ci mette infatti a disposizione - conclude - un'intera popolazione di galassie risalenti a epoche molto antiche: galassie con un'eta' corrispondente ad appena un decimo di quella attuale, e a circa la meta' di quella delle galassie presenti nell'ammasso che deteneva il record di distanza precedente".

fonte ANSA - http://www.ansa.it/

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